"A Ioppe c'era una discepola di nome Tabita, che tradotto vuol dire Gazzella: faceva molte opere buone ed elemosine" (Atti 9:36-42).
La vita di Tabita, così come ci viene descritta nella Bibbia, rappresenta ancora oggi un incoraggiante esempio per le donne cristiane che, anche senza avere doti e attitudini particolari, desiderano servire Cristo.
Cucendo vestiti per le vedove del suo paese e offrendo conforto morale e spirituale a chi ne aveva bisogno, Tabita seppe dare un luminoso esempio di "Servizio Cristiano Concreto" e intese contribuire alla diffusione del messaggio dell'Evangelo, dando inizio ad un movimento che si allargò oltre i confini della sua città e del suo tempo.
Attualmente esistono, in tutto il mondo, società di volontariato e assistenza cristiana che seguono l'esempio lasciatoci dalla giovane sarta di Ioppe; la più grande di tutte è la International Dorcas Society che, con sede negli Stati Uniti, sfama e veste milioni di persone.
Anche nelle nostre chiese, negli anni 1998-1999, nasce l'opera delle “Sorelle Tabita”, con un numero iniziale di quarantatré sorelle iscritte, desiderose di mettere a disposizione delle nostre comunità i talenti che lo Spirito Santo aveva loro dato.
Nascita del gruppo
Nel 1995 Annamaria Venditti, credente della comunità di Casalnuovo, ebbe il desiderio di dar vita ad un gruppo che fattivamente desse un contributo alle attività logistiche e spirituali della comunità. Annamaria si rivolse al Consiglio di chiesa per esporre le sue idee e ricevere suggerimenti ed incoraggiamento in merito.
In quell'occasione, il pastore Stefano D'Alessandro informò la sorella Annamaria che nella chiesa di Milano, in via Forze Armate, alcune fedeli avevano dato vita al gruppo delle “Sorelle Naomi”, impegnate nella loro comunità in varie attività spirituali e organizzative.
Incoraggiata dal pastore D’Alessandro, Annamaria si recò nella chiesa di Milano insieme con suo marito, dove ebbe l’opportunità di incontrare la sorella Maddalena, moglie del fratello Giuliani, allora pastore della comunità milanese. Maddalena diede ad Annamaria informazioni precise e dettagliate su come si erano organizzate le "Sorelle Naomi" per essere di aiuto alla fratellanza locale.
Con le idee più chiare ed un rinnovato desiderio di servire il Signore, molte credenti della comunità accolsero con entusiasmo la proposta di Annamaria e, con la convinzione di poter servire il Signore servendo la chiesa, diedero inizio all'opera delle "Sorelle Tabita", già conosciuta e realizzata in altre comunità evangeliche della Campania.
Dopo un'iniziale momento di pianificazione e organizzazione delle finalità e dei progetti da realizzare con l'aiuto e l'unzione dello Spirito Santo, molte giovani della comunità si aggiunsero al gruppo iniziale delle "Sorelle Tabita", che sono sempre state seguite, incoraggiate e sostenute nelle loro attività ed iniziative dal pastore Stefano D’Alessandro.
La prima riunione organizzativa
Durante la loro prima riunione, le "Sorelle Tabita" si preoccuparono di stilare un programma di massima, che si articolò intorno a due obiettivi fondamentali: impegnarsi con continuità ed in modo pratico per l'evangelizzazione delle anime, iniziando dalle loro stesse famiglie, e sostenere volontariamente e concretamente le varie opere della comunità di appartenenza, nel rispetto delle indicazioni dei pastori e delle necessità della chiesa.
Rispetto a quest'ultimo obiettivo, dando spazio alle idee e alle proposte di tutte le presenti, si riorganizzarono alcune attività, prima svolte in modo spontaneo e volontario dalle sorelle della comunità. Furono individuate le sorelle che si impegnavano ad allestire la chiesa per le funzioni matrimoniali, quelle che dovevano preparare l'altare durante i culti di santa cena, quelle preposte alla gestione della cassetta pronto-soccorso, e quelle disponibili a prestare una prima assistenza in caso di necessità. Si pensò di istituire un turno d'ordine durante i servizi di culto settimanali e festivi e si individuarono gruppi di sorelle che avrebbero organizzato e gestito la cucina durante le riunioni di agape tenute in chiesa.
Le iniziative delle "Sorelle Tabita", fin dall'inizio, hanno fatto riferimento anche ad attività di tipo più strettamente spirituale e, già nel corso della prima riunione, le presenti si proposero di collaborare col pastore nell'organizzazione di nuovi turni di solidarietà spirituale, che potessero venire incontro ai bisogni di quei fedeli che, per motivi di malattia o di vecchiaia, non potevano frequentare regolarmente i servizi di culto che si tenevano in chiesa.
Le sorelle si impegnarono, inoltre, a dare vita ad una nuova iniziativa, organizzando, nelle loro stesse abitazioni, dei culti di evangelizzazione, ai quali far partecipare familiari e parenti inconvertiti.
Nel corso della prima riunione, furono anche elette una sorella Presidente, una sorella Segretaria e una sorella Economa, e si stabilì che tutte le partecipanti dovessero essere disposte a sostenere l'opera ed incoraggiare il gruppo, contribuendo con pari responsabilità in tutti gli impegni che il gruppo stesso si assumeva.
Un impegno rinnovato nel corso degli anni
Seguendo l'esempio della sarta di Ioppe, le "Sorelle Tabita" sono riuscite a mettere le loro capacità al servizio della fratellanza, offrendo un efficace sostegno alle chiese locali.
Badando al bene dell’opera e non a dare importanza ad eventuali visioni personali, le "Sorelle Tabita" si sono sempre preoccupate di dare il meglio di loro stesse per onorare Colui che ci onora con la Sua preziosa presenza: Gesù Cristo il Figlio di Dio!
Nel corso di una importante riunione plenaria, tenutasi nell'ottobre del 2006, in risposta alle nuove esigenze della comunità, che grazie all'opera dello Spirito Santo cresceva e cresce costantemente di numero, le sorelle, coordinate dal pastore Stefano D’Alessandro, si sono prefissate di raggiungere nuovi obiettivi:
- preparare studi biblici che aiutino le partecipanti a gestire, alla luce degli insegnamenti della Parola, le problematiche relazionali e spirituali che si possono incontrare all'interno delle famiglie;
- organizzare riunioni speciali nelle quali incontrare le "Sorelle Tabita" attive in altre chiese evangeliche della nostra regione, allo scopo di condividere esperienze e acquisire nuove idee, per meglio servire il Signore e i fratelli;
- programmare "incontri di colazione" a scopo evangelistico;
- pianificare attività di diffusione, sul territorio di residenza, di porzioni della Parola di Dio, di opuscoli di evangelizzazione e riviste cristiane.
Un impegno mantenuto nel corso degli anni
L'impegno che le "Sorelle Tabita" si assunsero, nel corso della loro prima riunione, si è tradotto negli anni in una dimostrazione pratica di abnegazione e di maturità spirituale, che si è resa evidente nel desiderio di organizzare mensilmente riunioni di culto e di preghiera, che permettono alle partecipanti di godere della comunione fraterna e di ricevere nuove benedizioni, capaci di infondere entusiasmo e nuove energie al servizio offerto al Signore.
Il nome Tabita significa gazzella e, come "gazzelle", le sorelle delle nostre comunità hanno saputo dare dimostrazione che l'amore trova la sua più alta espressione nella concretezza di azioni che procurano del bene non solo a noi stessi, ma anche agli altri. "L'amore comincia quando una persona avverte che il bisogno dell'altro è importante quanto il proprio" (H. S. Sullivan). Con una solerzia e una prodigalità sicuramente grate a Dio, le sorelle delle nostre chiese sono riuscite, con l'aiuto e la guida dello Spirito Santo, a convertire in iniziative concrete, gli impegni presi col Signore nel corso dei loro primi incontri organizzativi, rappresentando, per l'intera Comunità, un edificante ed incoraggiante esempio di servizio cristiano.
La gazzella è un animale, capace di spostarsi per lunghe distanze, correndo velocemente e senza cedimenti; fedeli al nome che portano, le "Sorelle Tabita" hanno saputo, nel corso degli anni, coprire "lunghe distanze", operando senza stancarsi e di buon animo, "come per il Signore e non per gli uomini; sapendo che dal Signore riceveranno per ricompensa l'eredità" (Colossesi 3:23-24).
Fin dall'inizio, l'opera delle "Sorelle Tabita" è stata di benedizione per le nostre chiese, sostenuta dalle preghiere di tutti i fedeli, viene portata avanti dal Signore, che, nel Suo amore, è pronto a benedire tutti coloro che, con sincera disposizione di cuore e con umiltà d'intenti, desiderano servirLo: "Signore, dà vita all'opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!" (Habacuc 3:2).